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Ventilatori a soffitto: come funzionano e perché installarli

Luglio 12, 2021
Ventilatori a soffitto: come funzionano e perché installarli

Quando abbiamo voglia di relax ci immergiamo nella tranquillità del salotto di casa e qui restiamo a vedere un film, a leggere un libro o a scambiare due chiacchiere con gli amici.

Per rendere più piacevole la permanenza nella stanza più importante dell’appartamento in ogni stagione, specialmente quando fuori fa più caldo e magari non si ha un bel giardino a disposizione, sarà utile installare un ventilatore a soffitto. Questo accessorio, spesso considerato di serie B, può essere un valido supporto sia in estate che nei mesi invernali. Inoltre, quando provvisto di luce, lo si può utilizzare per sostituire i tradizionali lampadari.

Per tutti quelli che non gradiscono troppo l’aria condizionata, il ventilatore a soffitto rappresenta un’alternativa ideale: non raffresca l’aria ma grazie alla corrente d’aria che crea fa bene alla nostra pelle (il sudore evapora). La calura estiva è il nemico numero uno per quanto riguarda il nostro benessere e il relax domestico: l’afa è in grado di peggiorare in maniera devastante la qualità della vita.

Come intervenire? I ventilatori a soffitto sono perfettamente in grado di rinfrescare l’ambiente in estate, in più durante l’inverno – grazie all’inversione del moto di rotazione delle pale – consentono di ottimizzare i consumi energetici. Questo in base alle regole della termodinamica: l’aria calda si sposta verso l’alto ma invertendo il moto di rotazione si può imprimere una spinta inversa e farla tornare verso il basso. Il calore, in questo modo, può essere ridistribuito nella stanza rendendo i caloriferi molto più efficienti mentre sono impegnati nella consueta opera di riscaldamento.

Il risparmio economico per quanto riguarda sprechi e consumi energetici è così evidente che il costo sostenuto per l’installazione di un ventilatore a soffitto può essere già ammortizzato nei primi anni di utilizzo.

Dove posizionare i ventilatori a soffitto

Ci sono alcune stanze che più di altre risultano adatte ad ospitare un ventilatore a soffitto e si tratta in particolare di soggiorno e camera da letto ma anche della cucina.

Nel caso in cui si tratti di un modello provvisto di luce, che dunque si presti ad essere sostituito al lampadario, sarà importante valutare il fattore illuminazione e questo in particolar modo in ambienti molto vissuti come soggiorno e cucina.

La grandezza della stanza è un fattore determinante: se il ventilatore è troppo piccolo rischia di ‘sparire’ con il rischio di veder sfumare sia l’efficacia che la componente d’arredo. Una stanza molto grande richiederà quindi una doppia installazione, meglio se sincronizzata da un unico telecomando.

Per quanto riguarda invece la camera da letto, qui la presenza del ventilatore a soffitto si rivelerà oltremodo utile. Lo spostamento d’aria durante la notte agevolerà il nostro sonno, senza problematiche di tipo fisico (tipiche invece dell’impiego dei condizionatori).

Con i telecomandi, inoltre, la maggior parte dei modelli può essere temporizzata dunque se ne può programmare lo spegnimento automatico. Attenzione alla rumorosità, però, quando sarà il momento della scelta: i migliori modelli sono quelli assolutamente silenziosi, che non emettono alcun brusio di fondo.